venerdì 30 marzo 2007

Un'azienda chiede un prestito: Le domande che vi farà la banca

Continuiamo il discorso su come prepararsi avendo deciso di andare in banca per chiedere un finanziamento.

Ecco le domande principali che vi farà la banca, al di là di quanto previsto da Basilea 2.

Il budget del flusso di cassa fornirà la maggior parte delle informazioni occorrenti alla risposta:

  1. a cosa vi serve il prestito? Dovete aumentare il capitale circolante? Dovete acquistare nuove macchine? Oppure volete entrare in un nuovo mercato?
  2. quanto vi occorre?
  3. come intendete rimborsare il prestito? Dovete indicare da quale fonte pensate di trarre la liquidità per la restituzione, documentandola con il budget del flusso di cassa, con il budget del conto economico e con i piani di marketing e di vendita per l'intera durata del prestito;
  4. quando vi occorrerà il denaro? Il tempo ha grande importanza. Vi sarà in molti casi possibile ridurre le esigenze di finanziamento dosando diversamente nel tempo la manovra che intendete effettuare. Certi prestiti, inoltre (per esempio quelli assistiti da garanzia ipotecaria su immobili, o su impianti, e comunque quelli di grosso importo, per cui occorre un'approvazione speciale), possono richiedere tempo per la concessione e per l'erogazione;
  5. qual è il tipo di finanziamento più indicato per la vostra attività? Preparatevi a spiegare perché.

venerdì 23 marzo 2007

Un'azienda chiede un prestito: Come costruire il budget del flusso di cassa - le previsioni di costo.



2. Previsioni di costo
Potete ripetere il procedimento anche per le previsioni di costo. Vi sarà anzi più facile, perché in genere i costi sono più stabili delle vendite.
Vi converrà però distinguere i costi in due categorie: quelli fissi e quelli variabili. I costi fissi non dipendono dal livello delle vendite, almeno fino ad un certo punto (fig. 2).


Fig. 2 - Costi fissi e costi variabili

Costi fissiImporto
Retribuzioni
Contributi
"Benefits"
Affitti
Servizi
Licenze e commissioni
Assicurazioni
Pubblicità
Amministrazione e contenzioso
Ammortamenti
Interessi
Manutenzione e pulizia
Costi variabili
Provvigioni
Imballaggi, carta
Trasporto e consegna
Costi misti
Telefono
Posta


Se però le vendite crescono molto, allora anche alcuni costi fissi possono scattare in su. Normalmente questo incremento «a gradino» non accade, ma se v'aspettate una crescita imponente delle vendite, allora vi servirà la consulenza d'un esperto.

I costi (espressi in moneta, o in tempo) tendono a crescere non in modo progressivo, bensì con incrementi «a gradino», rispetto alle vendite. Un modesto incremento delle vendite può, per esempio, aumentare di molto l'utile perché non incide per nulla sui costi fissi. Un forte incremento delle vendite, invece, può anche far calare l'utile e compromettere il flusso di cassa (anche se in via temporanea), se incide fortemente sui costi fissi.

Alcuni costi non si collocano né fra quelli variabili, né fra quelli fissi. Per prudenza, considerateli come costi fissi, a meno che la situazione non li renda effettivamente simili ai costi variabili.
Con le previsioni medie di vendita e di costo, da fig. 1 e da fig. 2, formate il riepilogo delle previsioni di fig. 3.


Fig. 3 - Riepilogo delle previsioni delle vendite e dei costi per linea di prodotti

Vendite (da fig.1)Nel prossimo annoNel prossimo triennio
1

2

3

4

5

6

7

Costi (da fig.2)Nel prossimo annoNel prossimo triennio
1

2

3

4

5

6

7



Le vendite e i costi crescono insieme, ma non di pari passo, specie nelle aziende in espansione. Se v'aspettate un consistente incremento delle vendite nel prossimo periodo d'esercizio, cercate di valutarne le conseguenze per le seguenti grandezze:

1. margine operativo - Resterà stabile? Diminuirà? Crescerà? Perché?

2. costi fissi - Occorreranno nuove attrezzature e nuovi impianti. Con quali riflessi sulle spese generali e sulle spese amministrative? Si dovrà ricorrere all'indebitamento?

3. redditività - Che effetto avrà l'espansione delle vendite sulla redditività? Con quale ritardo? Con quali conseguenze sui crediti commerciali e sui costi di riscossione? Come cresceranno i crediti inesigibili?

L'elenco non è esaustivo. Se siete incerti nel considerare certi costi fra quelli fissi, oppure fra quelli variabili, ricorrete a un esperto.

venerdì 16 marzo 2007

Un'azienda chiede un prestito: Come costruire il budget del flusso di cassa - le previsioni di vendita.

Il controllo del flusso di cassa inizia con le previsioni delle vendite e dei costi, da cui si traggono i dati per preparare i budget del flusso di cassa e del conto economico che costituiscono gli strumenti d'analisi più importanti per le decisioni di finanziamento.

1. Previsioni di vendita
Il modo più semplice di prevedere il futuro è estrapolare il passato. Questo vale anche per le vendite. Così, però, non si tiene conto di nessun cambiamento, mentre è proprio il cambiamento che s'incontra costantemente nel mondo degli affari.
Una tecnica migliore è quella di suddividere i beni e i servizi venduti dall'azienda in diverse linee di prodotti, come in fig. 1, e di formulare una previsione di vendita più differenziata.


Fig. 1 - Previsioni di vendita dal ... al ...

Linea di prodottiBassaMediaAlta
Linea 1


Linea 2


Linea 3


Linea 4


Totale




Incominciate con l'ipotesi più pessimistica (corrisponde alla colonna con l'intestazione «Bassa» di fig. 1), indicando quali saranno secondo voi le vendite se tutto andasse nel verso sfavorevole (cattivo tempo, perdita di quota di mercato, dimissioni del vostro miglior venditore che defeziona alla concorrenza e vi fa perdere alcuni importanti clienti, lancio di nuovi prodotti della concorrenza che non potete controbattere, e così via).

Passate poi all'ipotesi più ottimistica (corrisponde alla colonna con l'intestazione «Alta» di fig. 1), indicando le vendite nel caso più favorevole (la campagna pubblicitaria ha grande successo, il mercato va forte, la concorrenza s'affievolisce, i fornitori consegnano con puntualità tutte le merci).

In genere le vendite effettive saranno comprese fra quelle previste nell'ipotesi ottimistica e quelle previste nell'ipotesi pessimistica: ponderate dunque bene la situazione e indicate anche l'ipotesi media.



venerdì 9 marzo 2007

Un'azienda chiede un prestito: L'importanza di un piano finanziario

Prima di recarti in banca a chiedere il prestito, ovviamente, devi prima costruire un piano finanziario, anche se non lo dovrete presentare alla banca, anche se resterà solo per voi.


Un buon budget del flusso di cassa ne sarà parte integrante: esso vi eviterà molti problemi di liquidità, facendovi conoscere in anticipo il vostro fabbisogno finanziario (per crescere, o per sopravvivere) e consentendovi di contenere i costi dell'indebitamento.

Il budget del flusso di cassa vi aiuterà a rispondere chiaramente e precisamente a domande importanti


- Qual è il mio fabbisogno finanziario?

- Perché non posso soddisfarlo con l'utile della mia azienda?

- L'utile operativo dell'azienda sarà sufficiente a far fronte alla restituzione dei debiti a lungo termine, quando scadranno?

- Quanto mi occorre? Per quando? A quali condizioni?

- È il caso d'aumentare l'indebitamento? O di aumentare Il capitale?

- Come potrò pagare gli interessi del debito che mi appresto a contrarre? E come lo estinguerò alla scadenza? Se invece aumento il capitale, come lo remunererò?


venerdì 2 marzo 2007

Un'azienda chiede un prestito: Attenti all'utile operativo previsionale.

Se avete deciso di ricorrere a un prestito bancario, dovrete dimostrare, innanzitutto a voi stessi, d'essere in grado di pagare gli interessi con l'utile operativo.

Un modo classico di rovinarsi, per molte piccole aziende, è indebitarsi per far fronte alle perdite operative e agli interessi dei vecchi debiti. Così l'indebitamento cresce sempre di più, con effetti devastanti per la redditività e per la solvibilità dell'azienda. La situazione diventa presto più complicata di quanto non fosse inizialmente...

Se la vostra azienda soffre in permanenza d'una scarsità di capitale circolante, ma realizza comunque un certo utile, allora può davvero essere il caso di ricorrere ad un prestito a medio termine. Dovrai, però, dimostrare che ne trarrai maggiori utili in misura molto superiore all'onere che deriva dal nuovo indebitamento. Spesso un modesto prestito che incrementi il capitale circolante fa superare all'azienda un intoppo transitorio e le consente di fare utili assai maggiori che in passato.

Ricorda, però, che un prestito da restituire in qualche anno, con rate mensili, pesa sensibilmente sulle spese generali. Se l'azienda non genera ulteriori utili in misura sufficiente a far fronte a questi oneri, con un margine del 50% almeno, o meglio del 100%, allora occorrerebbe, se possibile, aumentare il capitale proprio, invece che ricorrere all'indebitamento.