martedì 31 marzo 2009

La tendenza all'indebitamento

Un conto corrente in rosso per mesi, o addirittuta per anni è causa di stress, a livello conscio e inconscio. Un conto ben fornito o un portafoglio pieno di contanti, invece, trasmettono un senso di benessere.

Le persone infelici si procurano istintivamente uno scoperto bancario. le loro preoccupazioni inconsce e invisibili, le paure e i dubbi diventano in questo modo visibili, rappresentati da cifre negative sull'estratto conto. Inconsciamente, è la loro mente a decidere se il conto debba mostrare un saldo attivo o passivo.

Il denaro è una esteriorizzazione diretta di processi interiori. Si tratta di riconoscere tali processi e saperli gestire.

Quando ci si trova costantemente in passivo con le banche siamo in presenza di una forma strutturale di disordine finanziario. E una forma strutturale di disordine finanziario è spesso causata da una forma di disordine personale più generale.
Quando si arriva SEMPRE in ritardo agli appuntamenti, non è sempre colpa dei mezzi che non funzionano o della sveglia che non suona.

Numerosi studi hanno appurato che le persone che tendono a ridursi all'ultimo giorno utile di una scadenza, o arrivano in ritardo ad un appuntamento, "sforando" nel limite (l'orario=la disponibilità di denaro), tendono anche ad indebitarsi.

Di quanto?

Esattamente della disponibilità (anche a debito) di cui possono disporre. Se non hanno una possibilità di indebitarsi, riescono a sopravvivere con i soldi a disposizione, altrimenti si indebiteranno nella misura del fido loro concesso. E' un processo guidato dall'inconscio, attivo anche con i ritardi, più frequenti con le persone pazienti, meno frequenti con chi non concede loro nenche un minuto in più.
L'inconscio punta dritto esattamente fino a dove può arrivare.

Questa "situazione finanziaria interiorizzata" porta un individuo che ha un fido di 15.000 euro a indebitarsi fino a quella soglia. E se gli si concederà un'ampliamento della soglia di fido di ulteriori 15.000 euro, molto probabilmente, tenderà ad ampliare il suo indebitamento fino a quota 30.000 euro.

Ovviamente quest'argomento vale per chi non esercita alcuna forma di controllo su di sé e sulle proprie finanze.

E' importante che stabiliate che la vostra situazione finanziaria interiorizzata debba sempre avere un valore positivo. Non accettate di mantenere per lungo tempo una situazione di scopertura sul conto corrente.

Una volta usciti da una situazione di scopertura, ad esempio, decidete quale debba essere l'importo minimo sotto il quale non dovrà scendere il saldo del vostro conto corrente.

Sul raccoglitore dove archiviate i vostri estratti conto scrivete a caratteri cubitali: LIMITE DI CREDITO: MINIMO 2.500.

Rispettate questo limite che vi siete dati, resistete alla tentazione di investimenti alternativi che vi costringano ad utilizzare scoperture, e preoccupatevi di conservare sempre una certa quantità di denaro, sia sul conto, sia nel portafoglio.



martedì 24 marzo 2009

I fattori critici per un controllo di gestione efficace: la tempestivita'

Uno dei fattori critici nell'implementazione di un sistema di gestione è la tempestività nella presentazione dei rapporti. Il bilancio preventivo annuale e i report mensili, se non sono predisposti, predisposti e discussi con il management dell'impresa tempestivamente, si rivelano strumenti perfettamente inutili.

Per far sì che tutto "fili liscio", è necessario rimuovere alcuni ostacoli. 

Il primo ostacolo è eliminato quando il personale addetto alla contabilità avrà abbandonato una visione esclusivamente computistica dei fatti amministrativi accaduti per assumere una nuova visione attiva e dinamica volta a gestire gli accadimenti piuttosto che a subirli. In Italia la contabilità è spesso vista solo come un adempimento fiscale obbligatorio, un costo da sostenere per evitare sanzioni, con la conseguenza che i fatti amministrativi vengono rilevati dopo 30-60 giorni e oltre.
Il CdG (Controllo di Gestione), invece, deve essere tempestivo, effettuato in tempo reale, altrimenti non sarà possibile realizzare lo scopo vero del Cdg che è l'assunzione di decisioni.

Si dovrà, quindi, passare da una visione contabile che rileva i fatti d'amministrazione in modo estremamente precisa, corretta e completa ma in tempi medio lunghi ad una visione amministrativa che rilevi i fatti amministrativi in modo magari meno completo e esatto al centesimo (anche con costi standard, purché attendibili) ma in tempo reale.
A questo proposito, si deve quindi anche superare il timore di fornire dati non ancora certi e definitivi ma solo stimati. Un dato tempestivo e attendibile ha maggior valore per le scelte aziendali di un dato certo e preciso, ma storico.

In generale, sarà necessario valorizzare le poste più significative con i seguenti criteri:

  1. i ricavi: a ricavi realizzati
  2. i consumi della merce di vendita: a costi standard predeterminati
  3. il costo del personale: a costi effettivi rettificati per tener conto dei ratei tredicesima e quattordicesima, premio produzione, TFR, ferie, INAIL, ecc.
  4. gli ammortamenti: a costi standard in 12' o 11' del preventivo o in base alla produzione o alle vendite
  5. le spese generali: a costi standard o a costi effettivi
  6. le altre spese di produzione e le prestazioni di terzi: a costi standard sulla produzione o sulle vendite
  7. gli oneri finanziari: a costi effettivi, a valori stimati, a valore da preventivo

I valori diversi da quelli effettivi sono quelli che devono essere stimati e non contabilizzati, e devono essere almeno attendibili, se proprio non precisi.



(continua...)





martedì 17 marzo 2009

I fattori critici per un controllo di gestione efficace: l'essenzialita' e l'efficacia dei report

Sono in commercio tanti software per il controllo di gestione, alcuni moduli sono forniti in bundle con i software di contabilità generale. Certo non è la "quantità" di informazioni in azienda a mancare, semmai il contrario. Il vero problema è semmai l'individuazione dei dati utili e la loro rappresentazione sintetica. 

I prospetti di preventivo (budget) annuale e i rapporti (report) mensili vanno redatti su una sola pagina, e devono contenere tutti i dati e indici economici e finanziari utili per il controllo della gestione dell'intera azienda, del settore, del reparto e così via.

Un rapporto così semplificato consente di familiarizzare con quello che gradualmente nell'azienda diventerà il documento di riferimento "ufficiale" dell'azienda su cui basare le decisioni.
In più un documento semplificato comporterà tempi e quindi costi di realizzazione trascurabili. 


La realizzazione del preventivo annuale, se si esclude la preparazione nei vari settori aziendali, non comporta che un impegno di poche decine di minuti, il report mensile una trentina e, sempre attenendosi al principio di semplificazione delle procedure, non comporterà, in un anno, più di 10 ore di lavoro.


I rapporti, oltre che essenziali, devono essere anche decodificabili da chi non abbia una specifica preparazione amministrativa. Questo è un altro ostacolo da superare. 

Devono essere inoltre integrati da dati extra-contabili (pezzi, chilometri e ore guida, tonnellate e metri quadri, presenze, quantità ordinate dai clienti, quantità prodotte, ecc.) e da alcuni indici, quali il costo medio del personale (mensile, orario, costi per ora di produzione, ricavi per ora di produzione, ecc.).
Per renderli efficaci i rapporti occorre inoltre poterli comparare nel tempo per verificare il trend degli ultimi anni o mesi, in modo da poter verificare, ad esempio, cosa si sia venduto nello stesso mese dell'anno scorso e di quello precedente.


Ripeto, lo sforzo più grosso dovrà essere non finalizzato a fornire il maggior numero di informazioni possibile, ma la loro intellegibilità, focalizzando sempre l'attenzione sullo scopo del controllo di gestione che è quello di fornire rapide informazioni sulla base delle quali orientare l'azione dell'azienda.


martedì 10 marzo 2009

Il controllo di gestione: i singoli budget

Il Budget economico

Il B. economico assume la forma di un Conto Economico (CE).

Il budget economico che dovrà evidenziare i costi e i ricavi dell’esercizio futuro, il reddito d’esercizio, risultati economici LORDI o INTERMEDI, quali margine lordo di contribuzione (ricavi di vendita – costi variabili), reddito operativo (ricavi di vendita – tutti i costi operativi), reddito prima delle imposte (ricavi meno tutti i costi eccetto le imposte sul reddito).
Il Budget patrimoniale

È uno Stato Patrimoniale preventivo, riferito al 31 dicembre dell’anno successivo.

Viene rappresentato riclassificando il documento tradizionale (ATTIVO in dare e PASSIVITA’ + CAPITALE NETTO in avere) secondo criteri finanziari, distinguendo le voci così:
  • Da un lato INVESTIMENTI di capitale
  • Dall’altro le FONTI di finanziamento (Capitale proprio e capitale di debito)
Il Budget finanziario

È un documento che accoglie valori di natura finanziaria, previsti per il successivo esercizio (non al termine di esso).

I flussi finanziari accolti in tale budget si possono così distinguere:
  • Prospetto di Cash Flow
  • Budget di cassa

venerdì 6 marzo 2009

Pubblicate le linee guida delle misure per "imprese di qualita'" e per "imprese giovanili e femminili" nella Regione Sicilia

Sono state pubblicate sulla GURS del 27 febbraio 2009 n.9 le direttive e le linee guida relative agli articoli 1 ("imprese di qualita'") e 2 ("nuova imprenditoria e imprenditoria femminile") della Legge 16 dicembre 2008, n.23 (vedi post del 16 febbraio).
I relativi bandi sono attesi a brevissimo. Intanto le linee guida sono importanti perché consentono di valutare l'opportunità o meno di accedere alle misure. Come sempre invito chi fosse interessato a contattarmi per tempo.
Entrambe le misure previste dagli artt. 1 e 2 prevedono l'esclusione delle impresa artigiane perché queste saranno interessate da misure di competenza di altri assessorati.
Si ricorda che ai sensi dell'art. 1 della L. 23-2008 ("imprese di qualità") sono ammissibili alle agevolazioni le imprese - con esclusione di quelle artigiane - che, alla data di presentazione della domanda presentino tutti i seguenti requisiti:
a) siano micro, piccole o medie imprese in conformità alla vigente disciplina comunitaria;

b) siano state operanti negli ultimi tre anni (sono considerate tali le imprese che, per ciascuno degli ultimi tre bilanci approvati o delle ultime tre dichiarazioni dei redditi presentate alla predetta data, evidenzino un valore dei ricavi da vendite e/o prestazioni di servizi maggiore di zero);

c) presentino, con riferimento ai predetti tre bilanci/dichiarazioni, una somma algebrica dei relativi risultati d’esercizio maggiore di zero, ovvero una media positiva delle variazioni del valore dei ricavi da vendite e/o prestazioni di servizi registrato in ciascuno negli ultimi due esercizi rispetto al precedente;

d) siano già iscritte nel Registro delle imprese e, quelle di servizi, costituite sotto forma di società regolari;

e) siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti - non essendo sottoposte a procedure
concorsuali né ad amministrazione controllata;

f) abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata già pronunciata sentenza definitiva;

g) non rientrino tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea;

h) non rientrino tra le imprese in difficoltà, così come definite dall’articolo 1, paragrafo 7 del
Regolamento CE n. 800/2008 del 6 agosto 2008 e dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di
Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.



Si ricorda che ai sensi dell'art. 2 della L. 23-2008 ("imprese di nuova costituzione", "imprese giovanili" e "imprese femminili") sono ammissibili alle agevolazioni le imprese - con esclusione di quelle artigiane - che, alla data di presentazione della domanda presentino tutti i seguenti requisiti:

a) siano micro, piccole o medie imprese in conformità alla vigente disciplina comunitaria;

b) appartengano ad almeno una delle seguenti categorie, come di seguito definite:

b1) imprese “di nuova costituzione”;
b2) imprese “giovanili”;
b3) imprese “femminili”;

c) siano già iscritte nel Registro delle imprese e, quelle di servizi, costituite sotto forma di società regolari;

d) siano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti - non essendo sottoposte a procedure
concorsuali né ad amministrazione controllata;

e) abbiano restituito integralmente le eventuali somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana per i quali, alla medesima data, siano inutilmente decorsi i termini per le opposizioni ovvero sia stata già pronunciata sentenza definitiva;

f) non rientrino tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali e incompatibili dalla Commissione europea;

g) non rientrino tra le imprese in difficoltà, così come definite dall’articolo 1, paragrafo 7 del
Regolamento CE n. 800/2008 del 6 agosto 2008.

Si ricorda che, ai fini di questa misura, sono considerate “di nuova costituzione” le imprese iscritte al Registro delle imprese da non oltre 5 anni alla data di presentazione della domanda e che non siano state operanti negli ultimi tre anni.

Ai fini di cui sopra, sono considerate non operanti negli ultimi tre anni:
  • le imprese per le quali alla predetta data di presentazione della domanda non risultano ancora approvati tre bilanci o presentate tre dichiarazioni dei redditi, ovvero
  • le imprese che, per almeno uno degli ultimi tre bilanci approvati o delle ultime tre dichiarazioni dei redditi presentate alla predetta data, evidenzino un valore dei ricavi da vendite e/o prestazioni di servizi pari a zero.
Per ulteriori informazioni potete contattarmi ai numeri 0932-681803 e 348-3807381
o per email: studiobattaglia@crescitapmi.it