martedì 16 marzo 2010

Pubblicate le direttive per le agevolazioni alle azioni culturali nella Regione Sicilia

Sono state pubblicate sul sito dell'Assessorato Beni Culturali della Regione Sicilia (e si è, quindi, in attesa dei relativi bandi) le direttive relative ai regimi di aiuto previsti per le PMI, le organizzazioni no-profit, le fondazioni e gli altri soggetti indicati dai commi 5 (le associazioni culturali o di volontariato che svolgono attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali) e 9 (soggetti pubblici) dell'articolo 112 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Con riferimento agli aiuti per il cinema e per l'audiovisivo possono beneficiare dei contributi i soggetti individuati all'articolo 4 della sopraccitata legge regionale 16/07 (in pratica le società di produzione audiovisiva in qualsiasi forma istituite, purché legalmente costituite).

Ambiti di intervento:

Sono finanziabili le azioni, localizzate nel territorio della Regione siciliana, ricadenti nelle linee di intervento 1, 2, 3 e 4 dell'obiettivo operativo 3.1.2 e nella linea d'intervento 3 e 4 dell'obiettivo operativo 3.1.3. di cui al precedente articolo 1, meglio definite nelle seguenti lettere:

a) Linea di intervento 3.1.2.1: "Azioni di integrazione tra imprenditoria turistica e risorse culturali e azioni di sostegno alle imprese culturali, incluse quelle appartenenti al terzo settore"; si intendono quelle azioni che sono rivolte alla valorizzazione delle risorse culturali, attraverso l'incremento di fruizione turistica nonché attraverso il sostegno alle imprese culturali, comprese quelle no-profit, per le finalità di cui sopra;

b) Linea di intervento 3.1.2.2: "Azioni di sostegno alla costituzione di reti di imprese nelle filiere produttive connesse alla tutela, al restauro, alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio  culturale  (quali ad esempio  nell'artigianato  di restauro,   nell'artigianato artistico di qualità - anche destinato a merchandising museale - nei servizi per la fruizione culturale);  si  intendono  quelle  azioni  in cui  sono  impegnate  imprese  che operano
direttamente nella produzione di beni necessari alle attività di restauro e nella produzione dell'oggettistica da inserire nei circuiti del merchandising e dei servizi aggiuntivi;

e) Linea di intervento 3.1.2.3: "Azioni di sostegno e qualificazione delle filiere dell'indotto locale attivate dagli interventi sulle infrastrutture culturali"; si intendono le attività a supporto e a sostegno delle imprese che svolgono la produzione principale;

d) Linea di intervento 3.1.2.4: "Servizi avanzati di sostegno alle imprese e ai gruppi di imprese nel settore culturale"; si intendono quei progetti che realizzano tecnologie e impianti innovativi e d'avanguardia per lo sviluppo di attività culturali a supporto delle imprese che operano nel settore culturale (musica, teatro, cinematografia, servizi culturali in generale, ecc.)

e) Linea di intervento 3.1.3.3. "Sviluppo di servizi culturali al territorio e alla produzione artistica e artigianale (documentazione, comunicazione e promozione, ecc.) che opera nel campo  dell'arte  e  dell'architettura contemporanea": si  intendono  quei progetti che realizzano le attività previste dalla sopraccitata legge regionale 21 agosto 2007, n. 16.
L'attuazione dei detti interventi, a valere sul PO FESR Sicilia, sarà avviata dopo l'espletamento delle procedure di notifica della legge regionale 16/2007.

f) Linea di intervento 3.1.3.4.  "Gestione innovativa beni e servizi integrati fruizione e valorizzazione patrimonio contemporaneo",  si intendono quei progetti che realizzano metodologie e  strumenti  di  gestione  innovativa dei beni  del patrimonio  artistico  e architettonico contemporaneo mediante servizi integrati per la valorizzazione.

Paolo Battaglia

giovedì 4 marzo 2010

Il fabbisogno finanziario nell'impresa che accede ai mercati esteri

Per un’impresa una potenziale crescita improvvisa del proprio fatturato, ad esempio a seguito della decisione di espandere il proprio business entrando in un mercato estero, presenta conseguenze di non sempre semplice gestione, soprattutto quando la crescita è molto repentina, ad esempio in conseguenza della partecipazione ad una fiera particolarmente fruttuosa e incoraggiante.

Gli ambiti da presidiare sono, soprattutto, quelli della logistica, della capacità produttiva e della finanza. Sarà necessario realizzare un piano finanziario, anche se non lo dovrete presentare alla propria banca per un finanziamento, anche se resterà solo per voi. Un buon budget del flusso di cassa ne sarà parte integrante: esso vi eviterà molti problemi di liquidità, facendovi conoscere in anticipo il vostro fabbisogno finanziario e consentendovi di contenere i costi dell'indebitamento.

Il budget del flusso di cassa vi aiuterà a rispondere chiaramente e precisamente a domande importanti:
1.    Qual è il mio fabbisogno finanziario?
2.    Potrò soddisfarlo con l'utile della mia azienda?
3.    L'utile operativo dell'azienda sarà sufficiente a far fronte alla restituzione dei debiti a lungo termine, quando scadranno?
4.    Quanto mi occorre? Per quando? A quali condizioni?
5.    È iI caso d'aumentare l'indebitamento? O di aumentare Il capitale?
6.    Come potrò pagare gli interessi del debito che mi appresto a contrarre? E come lo estinguerò alla scadenza? Se invece aumento il capitale, come lo remunererò?
 
Prima di rivolgervi alla banca, accertate bene il vostro fabbisogno finanziario. Se con la vostra analisi concludete di ricorrere a un prestito bancario, dovrete dimostrare d'essere in grado di pagare gli interessi con l'utile operativo. 
Incominciate a individuare le esigenze di finanziamento. Alcune saranno coperte dall'utile operativo, altre no (per problemi di liquidità). Esaminatele attentamente, per vedere se sono davvero giustificate. Se lo sono, considerate le due classiche alternative di finanziamento: l'aumento del capitale proprio o l'aumento dell'indebitamento. In certi casi potranno esservi altre alternative, da valutare anch'esse con le prime due.

Ad un finanziatore esterno dovrete soprattutto spiegare quali benefici la vostra azienda otterrà con il nuovo indebitamento, e perché non potete ricorrere a mezzi propri. Dovrete aver già considerato tutte le possibilità interne, e dovrete saperlo dimostrare, per non perdere di credibilità. Andate in banca ben preparati!

I modi d'affrontare un problema di liquidità sono principalmente tre:

1.    aumentare il capitale proprio dell'azienda. È la soluzione preferibile, perché al capitale non si corrisponde nessun interesse. Le piccole aziende, purtroppo, sono quasi sempre sottocapitalizzate;
2.    ricorrere a prestiti a breve termine, dando in garanzia i crediti verso i clienti. Potete ricorrere a un prestito a breve termine (con scadenza a meno di un anno) senza dover sopportare oneri eccessivi in conto interessi (generalmente, più lunga è la durata del prestito, più alto è l'interesse). Potrete liquidarlo con gli introiti dell'anno;
3.    ricorrere ad un finanziamento di lungo termine. Questo tipo di debito si salda con gli utili, nell'arco di due o tre anni. Ricordate però che il tasso d'interesse sarà maggiore rispetto al prestito a breve termine, e che l'indebitamento aumenta le vostre passività e determina un nuovo costo fisso.



lunedì 1 marzo 2010

Sicilia: proroghe bandi e prossimi bandi turismo

Sono state prorogate le scadenze di alcuni bandi relativi ad agevolazioni alle imprese:

Bando Artigiani "a sportello:
le domande potevano inizialmente essere presentate dal 20/01/2010 al 19/02/2010.
Il termine di chiusura della "finestra" è ora fissato al 19/04/2010.

Bando Imprenditoria giovanile, femminile e imprese di nuova costituzione:
Termine della presentazione della domanda inizialmente fissato: 3/03/2010.
Nuovo termine: 02/04/2010

Bando Agriturismo:
1a sottofase dal 12 ottobre 2009 al 31 marzo 2010
2a sottofase dal 12 ottobre 2010 al 14 febbraio 2011
3a sottofase dal 12 settembre 2011 al 12 gennaio 2012
4a sottofase dal 12 settembre 2012 al 12 dicembre 2012

Inoltre sono stati pubblicati i decreti riguardanti le “Direttive per la definizione dei bandi per l’attuazione della linea d’intervento offerta turistico-alberghiera  e della portualità turistica del PO Fesr 2007-2013”.

Si tratta di investimenti per 125 milioni di euro di risorse comunitarie per le imprese turistico alberghiere già esistenti,  fino a un importo massimo per singola iniziativa di otto milioni di euro, relativo al 50 per cento delle spese ammissibili.

La direttiva sulla nautica da diporto  individua i siti  che oggi presentano le potenzialità per divenire infrastrutture armonizzate nel “sistema” di portualità turistica. 42 sono complessivamente i porti individuati, per una copertura geografica di tutte le coste siciliane, e i porti “hub”, quelli di Marsala, Sant’Agata di Militello e Marina di Ragusa. Sono compresi anche interventi nelle isole e arcipelaghi di Sicilia.
Per questo intervento sono previsti oltre 58 milioni di euro di fondi comunitari.
 
"Queste direttive contengono già tutte le specifiche che dovranno contenere i bandi, e quindi appena si completerà l’iter in commissione, questi saranno subito pubblicati. Le imprese alberghiere potranno migliorare i loro standard qualitativi e la nautica di diporto avrà  le risorse per il completamento e la realizzazione di infrastrutture portuali. Le scelte relative agli investimenti da realizzare dovranno considerare il porto turistico non come un semplice punto di arrivo del diportista nautico, bensì come una delle porte di accesso all’intero sistema turistico siciliano, punto di partenza di possibili itinerari per la  fruizione e integrazione con gli altri segmenti dell’offerta turistica anche retrostante la costa", secondo quanto afferma Nino Strano, assessore al Turismo e Trasporti della Regione Sicilia.

Tutte le attività ammissibili dovranno però essere realizzate esclusivamente attraverso interventi di riconversione e riqualificazione edilizia del patrimonio immobiliare già esistente.



Come sempre, sono a disposizione per chiarimenti.
Non riduciamoci all'ultimo momento e prudenza nel valutare il rapporto costi/benefici della finanza agevolata.

Paolo Battaglia