lunedì 28 novembre 2011

In download le slide del mio intervento al seminario sull'analisi per margini

E' possibile scaricare qui le slides relative al mio intervento al seminario "Il sistema di rilevazione dei costi e l’analisi per margini come strumenti per la definizione del prezzo di vendita" tenutosi il 18 novembre 2011, commissionato da Confindustria Ragusa per conto delle Commissione Consulenza Aziendale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Ragusa.

lunedì 14 novembre 2011

Il sistema di rilevazione dei costi e l’analisi per margini come strumenti per la definizione del prezzo di vendita

Il sistema del margine di contribuzione è solo uno dei tanti modi con cui controllare la gestione economica, però è molto equo, analitico e, soprattutto, operativo senza essere farragginoso.
E' un metodo semplice ma non semplicistico, che non genera panico in chi non è mai stato abituato al controllo dei costi.
Per chi fosse interessato ad approfondire le tematiche del controllo dei costi, Venerdì 18 Novembre 2011 alle ore 16,30 presso Confindustria Ragusa – Zona Industriale - Sala assemblee “Salvatore Frasca”, sarò relatore con il collega Luca Licitra per conto della Commissione Consulenza Aziendale dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Ragusa, di cui faccio parte, del SEMINARIO:

    
Si illustreranno i seguenti temi:

1. Scopi e requisiti di un sistema di rilevazione e controllo dei costi
  • Scopi di un sistema di rilevazione e controllo dei costi
  • I requisiti di un sistema di rilevazione e controllo dei costi
  • La determinazione dei costi di produzione
  • I costi delle materie prime
  • I costi della manodopera diretta
  • Le spese generali
2. Il sistema "tradizionale" di rilevazione e calcolo dei costi, il sistema dei centri di costo, il sistema del margine di contribuzione

3. Esempi pratici di applicazione del sistema del margine di contribuzione (ad es.: come variano i costi e il risultato economico al variare del volume di attività dell'azienda? Qual è il grado di saturazione della struttura aziendale? Come varia il risultato economico dell'azienda se la produzione aumenta o diminuisce? Qual è il minimo livello di fatturato da raggiungere per giustificare un dato investimento?)


lunedì 7 novembre 2011

Posizionarsi su nuovi mercati, con un occhio al rischio di perdita su crediti.

In momenti di crisi come questo ci si concentra sul tamponare le emergenze finanziarie e si può perdere di vista lo sviluppo commerciale, che è, invece, l'unico vero motore dell'azienda, il denaro essendo "solo" un fattore della produzione, al pari di un macchinario o delle scorte.

Anzi, questi momenti di crisi possono essere il "motivatore" giusto per non rinviare certi nostri progetti di espansione. Ricordo sempre che di qualunque progetto di espansione non ne va preliminarmente verificata solo la convenienza economica, ma SOPRATTUTTO ne va verificata la sostenibilità finanziaria, per non trovarsi imbarcati in investimenti ed impegni più grandi di noi (e delle nostre disponibilità finanziarie).

Una Micro o PMI può ampliare la platea dei propri clienti con investimenti molto piccoli o, in alcuni casi, nulli, pur riducendo (non eliminando, ovviamente) la propria esposizione a rischi di perdite su crediti che oggi si sono moltiplicati.

Quelli che seguono sono alcuni spunti ed idee, alcuni dei quali (paradossalmente proprio quelli che vi appariranno i più ovvii) sono dietro gli errori più frequenti da parte delle Pmi.

1) prendiamo atto, intanto, che le perdite sui crediti sono parte del rischio commerciale e sono pressocché inevitabili.

2) evitiamo di mettere tutte le nostre uova nello stesso paniere. Cioè, potendo scegliere il nostro mercato, costruiamo il nostro business plan intorno a 100 clienti che ci daranno 1 euro ciascuno piuttosto che intorno a 2 soli grossi clienti da 50 euro ciascuno.

3) studiamo e ristudiamo bene il nostro modello di business, il nostro mercato, le modalità d'azione dei nostri concorrenti, le abitudini di pagamento dei potenziali clienti e cerchiamo ad ogni costo, di non impiccarci alla ricerca di nuovi clienti "purchessia". Laddove possibile, soprattutto se operiamo nel Business to Business (cioè, se i nostri clienti sono a loro volta imprese) non recediamo MAI di fronte alla nostra INDISPENSABILE richiesta di farci liquidare almeno il 30% dei nostri compensi al momento della firma del contratto, legando la fornitura delle successive partite di merce/servizi a successivi acconti fino al saldo. Lo so che il momento è complicato e che "non è facile fare i difficili", ma l'alternativa è prendere atto (e scaricare sui nostri utili) di una spesso insopportabile maggiore probabilità di perdite su crediti. Possiamo studiare formule di sconto per chi decida di pagare in contanti e in anticipo o a mezzo carta di credito o paypal o analogo strumento, in modo da ridurre le "uova" che si romperanno nel nostro paniere (ripeto, tutti noi subiamo perdite su crediti, soprattutto oggi, ma una strategia percorribile è quella di puntare ad una riduzione del rischio, essendo velleitario puntare ad eliminarlo).

4) appoggiamoci, laddove possibile ad una piattaforma di commercio on-line che faccia da filtro rispetto al cattivo pagatore (se vendiamo al consumatore finale possiamo considerare Ebay o Amazon. Per altre forme di e-business considerate anche altre piattaforme alternative quali: Shopify, Compry, Freshcreator, Blomming, Wescart).

5) in tutti i casi, tuteliamoci sempre con dei buoni contratti (contratti-tipo), che siano garanzia sia per noi che per il nostro cliente. L'importanza di un buon contratto non sta solo nel fatto di poter "azionare" il contratto in caso di inadempienza, ma nello scoraggiare una prima fetta percentuale di clienti cattivi pagatori. In questo caso non affidatevi al faidate o al copia e incolla, rivolgetevi ad un Dottore Commercialista o ad un Avvocato specializzati e che non sempre sono i vostri abituali contabili o civilisti.

6) teniamo anche conto che se lavoriamo con clienti in aree diverse dall'area euro (e che ci pagano a termine) esiste un altro tipo di rischio, il rischio di cambio, cioè il rischio che deprezzamenti della valuta in cui abbiamo concluso il nostro contratto si ripercuoterà sul nostro conto economico.

7) presi in considerazione tutti i precedenti 6 punti, esistono ANCHE strumenti di assicurazione del credito e del rischio su cambi, forniti sia dalle compagnie di assicurazione che dalle banche. Spesso sono strumenti costosi ma, in molti casi di Business su Business, sono anche l'unica soluzione. Il sistema bancario offre un'ampia scelta di servizi. Eccone alcuni dei più utili:

  • Gestione ed incasso dei crediti ceduti: a volte la banca offre anche collaborazione alla risoluzione delle contestazioni e si occupa della definizione di piani di rientro o del recupero  giudiziale dei crediti  
  • Garanzia: permette all’azienda esportatrice di ottenere una garanzia contro i rischi di insolvenza con copertura anche fino al 100%. Ovviamente la banca vorrà, a sua volta tutelarsi nei suoi confronti, chiedendo garanzie e facendo costare molto il servizio, soprattutto perché la sua è un'impresa nuova che non dà, al momento, garanzia di continuità e di know-how. Lo consideri come un vero finanziamento rilasciato sotto forma di plafond rotativo (cioè man mano che i crediti vengono incassati si libera plafond) 
  • Finanziamento: il cliente ottiene  un’anticipazione totale o parziale dei crediti ceduti generalmente dell’80% e  nella divisa di fatturazione  
Contattatemi per ogni ulteriore informazione.

lunedì 24 ottobre 2011

Bando della Regione Sicilia per investimenti di Micro e PMI, diversi settori e servizi (Scad. 06-01-2012)

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 42 del 07 ottobre 2011 il Bando per l'erogazione di incentivi per investimenti produttivi in favore di micro, piccole e medie imprese operanti in diversi settori produttivi e dei servizi alle persone e alle imprese 

Le imprese devono essere in possesso di solidità finanziaria ed affidabilità economica secondo quanto previsto dall'art. 1 dall'art. 1 della legge regionale 16 dicembre 2008, n.23 e in attuazione delle linee d'intervento 5.1.3.1, 5.1.3.2 e 5.1.3.5 del PO FESR 2007/2013.

La dotazione finanziaria assegnata al Bando è pari a Euro 47.438.430,00.

Beneficiari:
Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentino tutti i seguenti requisiti:
a) siano micro, piccole o medie imprese in conformità alla vigente disciplina comunitaria
b) siano state operanti negli ultimi tre anni 
c) presentino, con riferimento agli ultimi tre bilanci/dichiarazioni, una somma algebrica dei relativi risultati d'esercizio maggiore di zero, ovvero una media positiva delle variazioni del valore dei ricavi da vendite e/o prestazioni di servizi registrato in ciascuno negli ultimi due esercizi rispetto al precedente;
d) siano già iscritte nel Registro delle imprese e, quelle di servizi, costituite sotto forma di società regolari;
e) non rientrino tra le imprese in difficoltà, così come definite dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

Settori di attività:
Sono ammissibili le imprese operanti nei settori estrattivo, manifatturiero e dei servizi (contattateci per dettagli). 
Sono altresì ammissibili attività di ricerca e sviluppo, istruzione prescolastica, strutture di assistenza per anziani e disabili, asili nido e ludoteche.
Agevolazioni:
a) contributo a fondo perduto;
b) Finanziamento agevolato;
c) contributo in conto interessi.
Complessivamente la copertura finanziaria dei programmi di investimento deve prevedere un apporto di mezzi finanziari esenti da qualsiasi elemento di aiuto pubblico in misura non inferiore al 25% degli investimenti ammissibili.
Il valore massimo dell'agevolazione concedibile è pari ad euro 2.000.000,00.

Spese ammissibili:
Spese di progettazione
Suolo aziendale
Immobili
Macchinari, impianti ed attrezzature varie, nuovi di fabbrica
Programmi informatici
Brevetti.
Il programma di investimenti da agevolare può riguardare la realizzazione di un nuovo impianto, l'ampliamento o la rilocalizzazione di impianti produttivi esistenti, la diversificazione di un impianto produttivo esistente mediante prodotti/servizi nuovi aggiuntivi ovvero il cambiamento fondamentale del processo produttivo di un impianto esistente.
La domanda di agevolazioni deve redatta e inviata, insieme alla Scheda Tecnica e Business-plan entro il 06/01/2012.

La concessione delle agevolazioni avviene secondo la posizione assunta dai programmi in specifiche graduatorie di merito, in relazione ai valori assunti dai seguenti indicatori:
1. combinazione prescelta tra le tipologie di agevolazioni disponibili;
2. punteggio complessivo conseguito dal programma sulla base di specifiche priorità riguardanti i settori di attività, la tipologia di programma e l'ubicazione;
3. rapporto tra spese ammissibili relative a progettazioni, macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici e brevetti e il totale delle spese ammissibili;
4. rapporto tra la variazione complessiva dell'occupazione di tutte le unità locali dell'impresa richiedente ubicate nel territorio della regione Sicilia registrata negli ultimi due anni solari ed il valore in milioni di euro dell'agevolazione complessivamente concedibile.
5. incidenza percentuale sul fatturato delle spese per brevetti e ricerca e sviluppo nell'ultimo triennio come risultante dai tre bilanci o dalle tre dichiarazioni dei redditi.

Sono previste delle maggiorazioni nei punteggi (cumulabili fra loro) nel caso in cui:
1. l'impresa appartenga ad un distretto produttivo, industriale o agricolo;
2. l'impresa sia ubicata all'interno di agglomerati industriali o aree attrezzate;
3. l'impresa opera nel settore di produzione di energia da fonti rinnovabili;
4. l'impresa sia uno spin-off da ricerca;
5. l'attività di impresa riguardi lo sviluppo di brevetti già di proprietà dei soci;
6. l'impresa abbia stipulato convenzioni con Università ed Enti pubblici di ricerca;
7. l'impresa sia in possesso di del sistema di certificazione ambientale EMAS.

Come sempre siamo a disposizione per ogni chiarimento.

martedì 5 luglio 2011

Imprenditoria giovanile: Bando Fondo Mecenati e giovani talenti

Avviso pubblico della procedura per il cofinanziamento di progetti volti a promuovere, creare, sviluppare, sostenere ed incoraggiare l’imprenditoria tra i giovani di età inferiore ai 35 anni nonché promuovere e sostenere il talento, l’immaginazione, la creatività e le capacità d’innovazione dei giovani di età inferiore ai 35 anni nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte, della moda, del design e della tecnologia (c.d. “Fondo Mecenati”).


Sono disponibili 40 milioni di euro per il cofinanziamento di progetti a favore dell’imprenditoria giovanile e dei giovani talenti che vogliano puntare su innovazione tecnologica e creatività. Il fondo rientra nell’iniziativa “Diritto al futuro” promossa dal Ministro della Gioventù e rivolto a tutti i giovani a sostegno del lavoro, della casa, della formazione e dell’autoimpiego.


I progetti sono finalizzati:
  • a promuovere lo spirito e la capacità imprenditoriale tra i giovani di età inferiore ai 35 anni, favorendo e supportando la nascita o l’avvio di nuove imprese oppure sviluppando e sostenendo imprese già costituite, con particolare riguardo ai settori: dell’eco-innovazione e dell’innovazione tecnologica; del recupero delle arti e dei mestieri tradizionali; della responsabilità sociale d’impresa; della promozione dell’identità italiana ed europea;
  • a sostenere lo sviluppo del talento, dell’immaginazione, della creatività e delle capacità d’innovazione dei giovani nel campo della cultura, della musica, del cinema, del teatro, dell’arte, della moda e del design dei giovani di età inferiore ai 35 anni, anche attraverso la concessione di premi, borse di studio o esperienze formative;
  • a promuovere lo sviluppo dell’innovazione tecnologica, anche al fine di valorizzare i risultati della ricerca scientifica, favorendo l’acquisizione e/o l’utilizzo di brevetti e/o il trasferimento tecnologico promossi da giovani di età inferiore ai 35 anni.


I progetti sono finanziati fino al 40% dei costi e fino ad un massimo di 3 milioni di euro; devono essere di rilevanza nazionale e destinati ad essere attuati in non meno di tre Regioni, rispettando il principio delle pari opportunità tra uomo e donna.


La domanda di accesso al “Fondo” deve essere inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù – Ufficio I, Via della Mercede, 9, 00187 Roma e può essere presentata a partire dal trentesimo giorno successivo dalla pubblicazione dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entro i successivi tre mesi.




lunedì 21 marzo 2011

Il protesto di un assegno.

Continuiamo a parlare delle molli piacevolezze derivanti dalle tensioni finanziarie.
Oggi parliamo del protesto di un assegno. Il protesto è un atto pubblilco con cui un notatio o un pubblico ufficiale accerta il mancato pagamento di un assegno. Grazie al protesto chi, presentatore dell'assegno, non abbia ricevuto il pagamento, può ottenere la somma dovuta con un'azione giudiziaria contro l'emittente, i giranti dell'assegno (azione di regresso) e contro glil eventuali avallanti (coloro che hanno garantito per il suo pagamento).
Per elevare il protesto è necessario che l'assegno sia stato presentato per il pagamento entro il termine utile.

Il protesto viene pubblicato nel Registro Informatico dei Protesti, curato presso le Camere di commercio, e viene comunicato al Prefetto competente per territorio. La pubblicazione è mensile. Gli Ufficiali levatori trasmettono l'elenco il primo giorno di ogni mese. L'elenco contiene i protesti levati fino al 26° giorno del mese precedente fino al 27° giorno del mese antecedente. La Camera di Commercio provvede alla pubblicazione nei 10 giorni successivi al loro ricevimento.

Chiunque può acccedere alle notizie conservate nel registro negli ultimi 5 anni. per le notizie non contenute nella visura si può inoltrare alla Camera di Commercio una richiesta di "acccesso agli atti". A volte, comunque, i titoli protestati elencati nelle visure potrebbero essere stati pagati, in quanto il protestato potrebbe non aver richiesto né la cancellazione né l'annotazione di avvenuto pagamento.

Il debitore che esegue il pagamento entro 12 mesi dalla levata del protesto, può chiedere la cancellazione definitiva dal Registro Informatico dei Protesti. La richiesta di cancellazione si presenta al Presidente della Camera di Commercio, corredata di titolo in originale con atto di protesto o dichiarazione di rifiuto di pagamento, fotocopie fronte retro dell'assegno e dell'atto di protesto o della dichiarazione di rifiuto di pagamento e quietanza di pagamento in originale.

Si può essere depennati dall'elenco dei protesti PRIMA dell'inserimento del proprio nominativo nel Registro Informatico dei Protesti per la pubblicazione presentando domanda di cancellazione dal tabulato entro il giorno 10 del mese seguente la levata del protesto avvvenuta nell'arco di tempo compreso tra il giorno 27 ed il giorno 26 del mese successivo.

Si può cancellare dal Registro Informatico una cambiale protestata (non un assegno) e successivamente pagata purché il pagamento sia stato effettuato entro 12 mesi dalla levata del protesto. Se il pagamento è avvenuto dopo detto termine è necessario verificare se vi sono i requisiti per la riabilitazione.

Il pagamento di un assegno entro 60 giorni dal protesto (pagamento tardivo) può, in alcuni casi, evitare l'iscrizione alla CAI (Centrale di Allarme Interbancaria) di cui abbiamo parlato in un post precedente e la sanzione amministrativa irrogabile dalla Prefettura. E' ininfluente, però, ai fini della cancellazione dal Registro Informatico, in quanto la cancellazione è fattibile solo dopo aver ottenuto dal tribunale la riabilitazione del nominativo.

Dopo 5 anni dalla levata del protesto la cancellazione del nominativo dal Registro Informatico dei Protesti avviene automaticamente. E' però possibile ottenerla prima (ma dopo almeno un anno dalla levata del protesto) pagando al creditore l'importo dell'assegno + gli interessi di mora, ottenendo la sua liberatoria e il titolo quietanzato e presentando istanza di riabilitazione in tribunale.
La pubblicazione del protesto sul Registro può essere sospesa da un ordine dell'autorità giudiziaria. Questa sospensione è solo temporanea e non costituisce cancellazione del protesto.

giovedì 10 febbraio 2011

Apertura del bando per agevolazioni alle imprese turistiche in Sicilia

E' stato pubblicato il bando per la linea d'intervento 3.3.1.4 del FESR Sicilia 2007/2013 (Interventi a favore delle PMI operanti in Sicilia nel settore turistico).
Trovate ulteriori informazioni qui.

La scadenza del bando è il 4 giugno 2011.
Nel senso che dovrà pervenire a mezzo posta o brevi manu presso il Dipartimeno Regionale delle Attività Produttive entro le ore 13 del 4 giugno 2011.


Stante la complessità della procedura, non rinviate all'ultimo minuto.
Come sempre sono a disposizione per chiarimenti e approfondimenti.

venerdì 21 gennaio 2011

Regione Sicilia: bando per agevolazioni alle imprese turistiche in Sicilia (bis)

Sarà a giorni pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia il bando già pubblicato e revocato relativo alla ricettività alberghiera. Dalla pubblicazione in gazzetta decorreranno 120 giorni per la presentazione dei progetti.
Sono stanziati oltre 125 milioni di euro.

La competenza passa dall'assessorato al turismo all'assessorato attività produttive.

Beneficiarie sono le Piccole e Medie Imprese in possesso dei seguenti requisiti:


  • siano già iscritte nei relativi registri delle imprese
  • non rientrino tra le imprese in difficoltà (così come definito dall'art. 1 par.7 del regolamento CE del 06.08.2008)
  • dimostrino di possedere adeguate risorse economiche al fine di garantire la quota di investimento non coperta dal contributo,  attraverso attestazione rilasciata da un istituto di credito, comprovante la solidità finanziaria dell'impresa istante, la reale capacità di far fronte sia alla quota di cofinanziamento a proprio carico che alle esigenze tecniche ed agli impegni finanziari assunti.
  • abbiano restituito integralmente eventuali somme dovute per i procedimenti di revoca di agevolazione di qualsiasi natura precedentemente concesse dalla Regione Siciliana.
L'agevolazione consiste nell'erogazione di contributi in conto impianti del 50% delle spese ammissibili (40% per le medie imprese).

Le attività previste sono:
  1. attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere
  2. attività di ristorazione direttamente correlate ad una attività ricettiva esistente
  3. attività sportive direttamente correlate ad un'attività ricettiva esistente
  4. attività inerenti il benessere fisico della persona direttamente correlate ad una attività ricettiva esistente
  5. attività inerenti la congressualità direttamente correlate ad una attività ricettiva esistente
Le tipologie dell'offerta turistica sono le seguenti:
  • Alberghi
  • Motels
  • Villaggi Albergo
  • Residenze turistico alberghiere
  • Campeggi
  • Villaggi turistici
  • Esercizi di affittacamere
  • Case ed appartamenti per vacanze
  • Case per ferie
  • Ostelli per la gioventù
  • Rifugi alpini
  • Aziende turistico residenziali
  • Turismo rurale

Le tipologie di attività ammesse sono:
  1. attivazione di nuova attività ricettiva
  2. ampliamento di attività ricettiva esistente
  3. riqualificazione di attività ricettiva esistente
  4. riattivazione di attività ricettiva esistente
  5. attivazione di nuove attività di completamento correlate ad una struttura ricettiva esistente
  6. ampliamento di esistenti attività di completamento correlate ad una struttura ricettiva esistente

I programmi d'investimento, pena l'esclusione, dovranno essere corredati da un progetto tecnico definitivo contenente i seguenti elaborati:
  • relazione descrittiva redatta in conformità dell'art. 26 del D.R 554/1999
  • elaborati grafici redatti in conformità dell'art. 30 del DPR 554/1999
  • disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici redatto in conformità dell'art.32 del DPR 554/1999
  • computo metrico estimativo redatto in conformità dell'art. 34 del DPR 554/1999
  • quadro economico: al fine di una verifica della rispondenza, gli importi risultanti dal quadro economico dovranno rifluire negli appositi punti dell'allegato tecnico del Business Plan.

Il progetto tecnico definitivo dovrà possedere alla data di presentazione dell'istanza di partecipazione al bando tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell'intervento edilizio (concessioni, autorizzazioni).

Dal Business Plan dovrà risultare evidente la congruità economica e finanziaria dell'iniziativa. Particolare attenzione va posta nella descrizione dell'organizzazione e del campo di attività dell'impresa, del programma di investimenti, con particolare riguardo alle ragioni che ne giustificano la realizzaizone, del prodotto/servizio, del mercato di riferimento, dell'organizzazione dei fattori produttivi, delle tematiche ambientali.

Una serie di previsioni regolano l'attribuzione dei punteggi. 

Il pagamento tardivo dell'assegno.

Abbiamo visto in un post precedente quali siano le conseguenze dell'emissione di un assegno non coperto, cioè senza provvista, senza i fondi necessari al pagamento presso il conto corrente dell'emittente.
Vi ricordo che in tal caso si incorre in un illecito amministrativo punito dalla legge con sanzioni amministrative e con la c.d. "revoca di sistema".

Con un "pagamento tardivo" è possibile evitare le suddette conseguenze. Per pagamento tardivo si intende quello effettuato entro 60 giorni dalla scadenza del termine utile per la presentazione dell'assegno ai fini dell'incasso. L'emittente dovrà pagare, oltre all'importo dovuto, anche una serie di oneri accessori:
- penale del 10% della somma
- interessi legali per il periodo fra la data di presentazione all'incasso e quella del pagamento tardivo
- le spese relative al protesto.

La banca deve comunicare entro il 10° giorno dalla presentazione dell'assegno il "preavviso di revoca" con cui informa il cliente della mancanza di provvista e della possibilità di evitare le sanzioni e la revoca di sistema con un pagamento tardivo dell'assegno.

Il pagamento tardivo, quando è comprensivo degli oneri accessori, esclude sia le sanzioni che l'iscrizione alla CAI.
L'emittente dovrà produrre la prova del pagamento (liberatoria) alla banca trattaria entro 60 giorni dalla scadenza del termine utile per la presentazione dell'assegno ai fini dell'incasso.
In caso di protesto, tale prova dovrà essere fornita anche al notaio o segretario comunale o ufficiale giudiziario che ha redatto l'atto di protesto, al fine di evitare l'applicazione di sanzioni amministrative.